https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/issue/feedApulia Theologica2025-03-31T12:02:06+02:00Prof. Roberto Massaroapth@facoltateologica.itOpen Journal Systems<div> <p><em><img style="float: left; width: 40%; margin: 0 10px 10px 0;" src="https://www.apuliatheologica.it/ojs/public/site/images/segretario/cover-issue-6427-it-it.jpg" alt="" />Apulia Theologica</em></p> <p>Rivista internazionale di teologia fondata nel 2005 a cura della <a href="https://www.facoltateologica.it/">Facoltà Teologica Pugliese</a> (Bari)</p> <p><em>Apulia Theologica </em>ha, tra le sue finalità, la <em>mission</em> di fare teologia nel contesto: «promuovere l’incontro tra fede e ragione, verità e libertà, cultura e istituzione (… e) di recepire, in maniera feconda, le istituzioni e i problemi della vita ecclesiale e civile» (<em>Statuto</em>, art. 3).</p> <p>È una rivista aperta alla riflessione e al confronto con altri centri scientifici e accoglie contributi e saggi che ne promuovano ricerca e approfondimento.</p> <p>A cadenza semestrale approfondisce argomenti che alimentano il dibattito attuale in modo scientifico e rigoroso, oltre che in modo accessibile e lineare.</p> <p> </p> </div>https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126338Editoriale2025-03-25T15:59:46+01:00Emmanuel Albanokerukos@gmail.com<p>Presentazione del fascicolo della rivista dal titolo "Le molte vie per Nicea"</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126359Concilio di Nicea (325) nel suo contesto2025-03-31T10:27:46+02:00Riccardo Buriganarivista@facoltateologica.it2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126360Nicea: en perspectiva trinitaria2025-03-31T10:34:25+02:00Riccardo Buriganarivista@facoltateologica.it2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126361"Nicea andata e ritorno. Traiettorie di un concilio"2025-03-31T10:39:04+02:00Riccardo Buriganarivista@facoltateologica.it2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126362Politica come tempo opportuno2025-03-31T11:03:47+02:00Michele Caputorivista@facoltateologica.it2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126363Donne e ministeri nella Chiesa sinodale2025-03-31T11:11:59+02:00Francesco Mancinirivista@facoltateologica.it2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126364Paolo e l’evangelo della speranza2025-03-31T11:54:00+02:00Fabrizio Casazzarivista@facoltateologica.it2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126365Mediterraneo conteso2025-03-31T12:02:06+02:00Fabrizio Casazzarivista@facoltateologica.it2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126339The Concept of God at Nicea2025-03-25T16:07:10+01:00Mark Edwardsmark.edwards@theology.ox.ac.uk<p>Questo articolo si occupa principalmente delle implicazioni filosofiche dei termini del Credo niceno del 325 che fanno riferimento all’ousia o all’essere di Dio. Si sofferma, in particolare, sulla sostituzione di «dall’ousia del Padre» con il più antico «dall’hypostasis del Padre» e nota il pericolo del corollario implicito che l’ousia possa essere una cosa distinta dal Padre. Il testo passa poi in rassegna i vari significati che nella tradizione cristiana sono stati attribuiti alla parola homoousios e le ragioni della diffidenza con cui i cristiani cattolici prima di Nicea la consideravano. Le sezioni conclusive si chiedono se ousia e ipostasi siano sinonimi negli anatemi e se «da cose che non sono» significhi lo stesso che «da cosa prossima». Nel corso dell’argomentazione viene richiamata l’attenzione su altre caratteristiche enigmatiche del Credo, ad esempio l’accostamento del neologismo cristiano pantokrator con poietes, che sembra essere un ritorno all’uso filosofico greco dal più biblico ktistes.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126344Mario Vittorino, un filosofo al servizio dell'ortodossia nicena2025-03-27T15:22:48+01:00Chiara Ombretta Tommasichiara.tommasi@unipi.it<p>Il contributo offre una ricostruzione delle principali novità del pensiero teologico di Mario Vittorino, autore di scritti antiariani negli anni '60 del IV secolo, discutendo in particolare la resa latina da lui fornita del simbolo di Nicea.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126346In viaggio verso Nicea: Costantino tra pagani, donatisti e ariani2025-03-27T15:48:55+01:00Rita Lizzi Testarita.lizzi@unipg.it<p>Nel contributo sono esanimati i principali eventi politico-religiosi, che segnarono il percorso di Costantino dalla sua acclamazione al concilio di Nicea. L'attenzione è rivolta, dunque, anche al modo in cui l'imperatore tentò di risolvere lo scisma donatista con due sinodi, che anticiparono quello di Nicea. Ne risulta confermata la grande abilità di mediazione mostrata da Costantino, che seppe suscitare l'adesione al suo governo sia dei cristiani sia dei pagani attraverso speciali privilegi fiscali, da cui donatisti e ariani furono esclusi, e un ampio programma di costruzioni sacre (chiese e templi per il culto imperiale). Qualche riflessione è anche rivolta ai tentativi imperiali di sedare la controversia cristologica, accesasi in Alessandria e già dilagata in tutto l'oriente, mediante interventi epistolari che invocavano la necessità di mantenere l'unità religiosa perché da quella dipendeva la pace e la prosperità dell'impero. Per questa fase precedente all'organizzazione del concilio, tuttavia, il racconto eusebiano sembra alquanto sospetto.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126347Ilario di Poitiers e il concilio di Nicea2025-03-27T16:13:32+01:00Claudio Moreschinicm.moreschini@gmail.com<p>Nel contesto delle vicende tumultuose posteriori al concilio di Nicea, uno dei personaggi più importanti in occidente fu Ilario di Poitiers. Questo articolo però non intende studiare, come tutti hanno fatto, la sua teologia, bensì le sue proposte in difesa del simbolo e, non meno importanti, le sue considerazioni sulla prepotenza del potere imperiale e la decadenza della chiesa, in cui le contese e gli orgogli prevalgono sulla semplicità della fede cristiana.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126349Chrêseis tra ortoprassi ed ortodossia al concilio di Nicea2025-03-28T12:06:56+01:00Giulio Masperomaspero@pusc.it<p>L’interpretazione del I concilio di Nicea può avvalersi oggi della prospettiva della chrêsis, presentata da Christian Gnilka come elemento definitorio del metodo di pensiero dei padri della chiesa. In particolare, ciò evidenzia due elementi: a) il ricorso all’homousios può essere letto come uno dei diversi elementi introdotti per realizzare un uso giusto di quanto la tradizione pagana non solo filosofica, ma anche civile e politica, offriva; b) alla luce di ciò, la spinta dell’imperatore Costantino per una soluzione rapida del concilio può essere compresa come affermazione del primato dell’ortoprassi sull’ortodossia. Il seguito del IV secolo mostrerà, invece, la necessità di sciogliere a livello di ortodossia alcune tensioni insite nell’eredità origeniana che il confronto con Ario aveva slatentizzato.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126350I filosofi e l’homoousios, prima e dopo Nicea2025-03-28T12:11:17+01:00Vito Limonelimone.vito@unisr.it<p>L’obiettivo di questo contributo è di offrire una panoramica sull’uso del termine ὁμοούσιος nel contesto filosofico della prima età imperiale. A questo proposito, la ricerca si concentrerà su quattro casi rappresentativi, in particolare due casi precedenti rispetto al concilio di Nicea del 325, cioè Plotino e Porfirio, e due casi successivi, cioè Giuliano e Proclo. Due sono i principali risultati che saranno messi in evidenza da questa indagine: da un lato, il vocabolario filosofico prima del concilio di Nicea, forse in dialogo con lo gnosticismo valentiniano, utilizza ὁμοούσιος sia nel senso generico di partecipazione alla medesima natura, sia nel senso specifico di individuo; dall’altro lato, questo termine continua ad essere adoperato nel lessico filosofico dopo il concilio di Nicea, con un implicito riferimento all’uso da parte dei cristiani di questa parola.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126351L’uomo e Dio2025-03-28T12:37:39+01:00Miklós Gyurkovicsgyurkovics.miklos@szentatanaz.hu<p>Il presente contributo è una riflessione patristica sull’insegnamento cristologico del primo concilio ecumenico, basata sulle presentazioni del seminario tenutosi presso l’Istituto Teologico Greco Cattolico Sant’Atanasio (Nyíregyháza, 13-15 settembre 2022). Poiché le presentazioni riflettevano sui problemi teologici del II secolo fino all’età moderna, ho cercato di presentare i risultati scientifici di ogni lezione non in modo separato e distinto, ma in modo da trasmettere un messaggio attuale dalle fonti patristiche dei primi secoli. Alla fine, si può dire che questo messaggio attuale non è altro che nell’esplorazione teologica del mistero di Cristo l’umanità, o meglio l’uomo stesso, può acquisire una conoscenza sempre più profonda di sé stesso.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126352Genesi e trasformazione del dibattito teologico nel concilio di Nicea2025-03-28T12:45:06+01:00Henryk Pietrashenrykpietras02@gmail.com<p>L’articolo parte dalla questione degli obiettivi della convocazione del concilio da parte di Costantino, delle sue intenzioni e dei risultati ottenuti. L’imperatore desiderava sottolineare solennemente il suo potere nel ventesimo anniversario della sua proclamazione a imperatore ed eliminare tutte le divergenze nella chiesa, in modo che l’unità della chiesa sostenesse l’unità dello stato. Non si preoccupava tanto dell’unità delle credenze teologiche, quanto dell’unità del culto e della fissazione di un unico giorno per celebrare la Pasqua, che fosse espressione di questa unità. Per questo motivo fece pressione per la creazione di un unico credo e per stabilire le condizioni per l’ammissione di scismatici ed eretici nella chiesa. Riuscì a ottenere questo risultato, anche se i dibattiti in merito furono pieni di tensioni.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126353Nicea, oriente contro occidente? 2025-03-28T12:51:07+01:00Samuel Fernándezsafernane@uc.cl<p>L’articolo si domanda se e quando la controversia attorno a Nicea sia stata vista come un conflitto tra oriente e occidente. A questo proposito, è necessario individuare i gruppi in conflitto e i parametri delle controversie. Innanzitutto, si studia l’origine del Figlio di Dio secondo Eusebio, Ario e Alessandro, per comprendere i parametri teologici all’inizio della crisi ariana; si analizza il concilio di Antiochia (341), che aggiunse ulteriori parametri dottrinali; e si esamina l’origine e la prima ricezione dell’homoousios. In tutte queste discussioni, non si percepisce un’opposizione tra oriente e occidente. Invece, lo scontro tra Giulio di Roma e i vescovi radunati ad Antiochia (341) e, soprattutto, i sinodi di Serdica e Filippopoli (343) vengono descritti come un conflitto tra «gli orientali» e «gli occidentali». Questo percorso, dunque, mostra che prima del 341 il concilio di Nicea non era stato visto come un fattore di conflitto tra oriente e occidente.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126354Nicea tra politica imperiale e legislazione canonica ecclesiale2025-03-28T12:58:38+01:00Emanuela Prinzivalliemanuela.prinzivalli@uniroma1.it<p>Al concilio di Nicea difficilmente si sarebbe giunti a un accordo senza l’intervento determinante dell’imperatore Costantino: egli, svolgendo i compiti di pontifex maximus (sia pure cristianizzati nel linguaggio), impone una unanimità che comprende il campo dottrinale, disciplinare e cultuale. In parallelo, i canoni niceni, reinterpretati a Serdica (343), diventano, almeno nelle intenzioni della chiesa di Roma, uno strumento per ottenere una unanimità costruita intorno al suo primato.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126355Nicea andata e ritorno2025-03-28T13:02:47+01:00Chiara Curzelsrchiara16@gmail.com<p>Il contributo sintetizza contenuti, metodo e prospettive del convegno «Nicea andata e ritorno. Traiettorie di un Concilio» organizzato dall’Area patristica della Facoltà Teologica del Triveneto a Treviso il 14 ottobre 2023. L’esperienza del convegno ha visto coinvolti tutti i docenti dell’Area non solo a livello di progettazione e di organizzazione, ma attraverso i contributi offerti nella giornata di studio. Dopo un inquadramento storico-teologico, la prospettiva scelta, tra le tante possibili, è stata quella di privilegiare tre ambiti di particolare interesse in vista di una trasmissione contestualizzata ed efficace della fede, cioè il linguaggio adoperato, l’attenzione alle caratteristiche del territorio e i protagonisti impegnati nella predicazione che, nel nostro caso, sono i vescovi della provincia ecclesiastica di Aquileia.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126356Ilario di Poitiers: l’hermeneusis del simbolo niceno tra oriente e occidente2025-03-28T13:12:29+01:00Jean Paul Lieggilieggi.jp@gmail.com<p>Nessuna formulazione è sufficiente, se presa da sola, a dire la totalità della fede cristiana nel Dio unitrino: questa la tesi sostenuta nell’articolo, mostrandone la fondatezza e tentando di offrire le necessarie argomentazioni, per poterne accogliere la validità, attraverso il contributo offerto da Ilario di Poitiers al dibattito teologico del IV secolo, nel confronto tra coloro che difendevano strenuamente l’homoousios («della stessa sostanza») di Nicea e coloro che vi preferivano, per le ragioni che in queste pagine vengono esplicitate, l’homoiousios («di sostanza simile»). L’attenzione alla testimonianza e all’insegnamento di Ilario consente, inoltre, di accostarsi ad un momento particolare del processo di ricezione del simbolo niceno, che attesta la necessaria hermeneusis di cui il simbolo necessita, in quanto le formule, in esso adottate dai padri per offrire un’autorevole interpretazione della Scrittura, avevano a loro volte bisogno di interpretazione, esposizione, spiegazione: hermeneusis, per l’appunto. Dal peculiare apporto offerto da Ilario è possibile, infine, ricavare preziose considerazioni sulle attitudini che dovrebbero segnare lo «stile» di ogni linguaggio teologico: ampia parte dell’articolo è dedicata ad illustrarne il senso e la portata.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologicahttps://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126358Quale sensus fidei nella chiesa sinodale? 2025-03-28T13:22:41+01:00Luigi D'Amatoluigiii_damato@libero.it<p>La riscoperta della sinodalità ecclesiale ha favorito un rinnovato e diffuso interesse verso la realtà del sensus fidei che, dopo il ben noto rilancio nel Vaticano II, non sembrava ancora aver ricevuto, in ambito ecclesiale, un’adeguata attenzione. Tale ripresa attuale, nondimeno, pone importanti domande a cui questo contributo prova a rispondere: qual è precisamente il dato teologico ed ecclesiologico veicolato da questa nozione? Quali sfide concrete la sua riproposizione indica, oggi, alla comunità sinodale? Muovendo da tre sguardi prospettici che il concilio ci consegna a tale riguardo, la ricerca lascia emergere le diverse interpretazioni possibili – tra genitivo soggettivo e oggettivo, fides qua e fides quae – della locuzione latina, per approdare alla proposta di alcuni sentieri percorribili in vista di un’autentica valorizzazione del sensus fidei nella chiesa sinodale.</p>2025-03-31T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Apulia Theologica