Apulia Theologica https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at <div> <p><em><img style="float: left; width: 40%; margin: 0 10px 10px 0;" src="https://www.apuliatheologica.it/ojs/public/site/images/segretario/cover-issue-6427-it-it.jpg" alt="" />Apulia Theologica</em></p> <p>Rivista internazionale di teologia fondata nel 2005 a cura della <a href="https://www.facoltateologica.it/">Facoltà Teologica Pugliese</a> (Bari)</p> <p><em>Apulia Theologica </em>ha, tra le sue finalità, la <em>mission</em> di fare teologia nel contesto: «promuovere l’incontro tra fede e ragione, verità e libertà, cultura e istituzione (… e) di recepire, in maniera feconda, le istituzioni e i problemi della vita ecclesiale e civile» (<em>Statuto</em>, art. 3).</p> <p>È una rivista aperta alla riflessione e al confronto con altri centri scientifici e accoglie contributi e saggi che ne promuovano ricerca e approfondimento.</p> <p>A cadenza semestrale approfondisce argomenti che alimentano il dibattito attuale in modo scientifico e rigoroso, oltre che in modo accessibile e lineare.</p> <p> </p> </div> Edizioni Studium it-IT Apulia Theologica 2421-3977 <p>Gli articoli della rivista sono open access. <br />Sono sotto embargo solo i contributi dell’attuale annata.</p> Saggezza antica, esercizi spirituali e intelligenza artificiale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126408 <p>L’articolo esplora il rapporto tra intelligenza artificiale, saggezza antica ed esercizi spirituali, evidenziando i rischi e le opportunità che l’IA pone alla società contemporanea. Attraverso il riferimento alla tradizione filosofica greca e alla visione umanistica dell’uomo, l’autore propone un percorso di riflessione critica che attinge a concetti fondamentali come la cura di sé, la conoscenza di sé e il rapporto tra tecnica e natura. L’analisi si sviluppa attraverso un confronto con il pensiero antico e moderno, suggerendo una serie di esercizi spirituali per resistere alla disumanizzazione tecnologica e riscoprire l’essenza dell’umano.</p> <p>&nbsp;</p> <p>The article explores the relationship between artificial intelligence, ancient wisdom, and spiritual exercises, highlighting the risks and opportunities AI presents to contemporary society. By drawing from Greek philosophical traditions and a humanistic vision of humanity, the author proposes a critical reflection on key concepts such as self-care, self-knowledge, and the relationship between technology and nature. The analysis engages with both ancient and modern thought, suggesting a series of spiritual exercises to resist technological dehumanization and rediscover the essence of being human.</p> Giuseppe Girgenti Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 9 27 10.71628/apth.v11i1.126408 Prospettive antropologiche nell’era dell'intelligenza artificiale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126409 <p>L’articolo indaga il rapporto tra intelligenza artificiale (IA) e comprensione dell’umanoattraverso una prospettiva filosofico-teologica. In particolare, si interroga se l’IA possa essere considerata un’alterità e quale impatto abbia sulla definizione dell’umano e della relazionalità. L’antropologia relazionale viene proposta come chiave di lettura per affrontare il rischio di un riduzionismo tecnocratico e per comprendere l’IA non solo in termini di strumento tecnologico, ma come possibile soggetto con cui interagire. Viene inoltre esplorato il contributo della teologia trinitaria, che offre una visione dell’umano radicata nella relazione, sottolineando l’importanza di un’umana postura responsabile nell’era digitale e del legame cosmologico tra tecnologia e creazione.</p> <p>&nbsp;</p> <p>The article explores the relationship between artificial intelligence (AI) and the understanding of the human through a philosophical theological perspective. In particular, it questions whether AI can be considered an alterity and what impact it has on the definition of the human and relationality. Relational anthropology is proposed as a key framework to address the risk of technocratic reductionism and to understand AI not only as a technological tool but as a possible subject of interaction. The contribution of Trinitarian theology is also examined, offering a vision of the human rooted in relationship, emphasizing the importance of a responsible human stance in the digital era and the cosmological connection between technology and creation.</p> Antonio Bergamo Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 29 42 10.71628/apth.v11i1.126409 L’IA generativa alla luce delle scienze sociali https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126410 <p>L’intelligenza artificiale (IA) è il nuovo medium del XXI secolo. Ridefinisce ontologie, epistemologie e pratiche sociali. Questo contributo interroga l’IA non tanto come strumento tecnico, ma come dispositivo socioculturale capace di riconfigurare continuamente i rapporti di potere e le forme di conoscenza: come avrebbe detto Marshall McLuhan, è una “metafora attiva” che trasforma il messaggio, le soggettività individuali e collettive coinvolte nel veicolarlo, e l’esperienza umana. Obiettivo del paper è mostrare come adottare un approccio riflessivo che permetta di situare l’IA in una prospettiva critica ed emancipativa, che vada oltre la visione autoreferenziale della tecnologia.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p><br>Artificial Intelligence (AI) emerges as the new medium of the 21st century, reshaping ontologies, epistemologies, and social practices. This paper examines AI not only as a pervasive technical tool, but as a socio-cultural construct that reconfigures power dynamics and forms of knowledge. As Marshall McLuhan would have said, AI acts as an active metaphor, continuously redefining the message, the individual and collective subjectivities involved in conveying it, and the human experience itself. The goal is to adopt a reflective approach that situates AI within a critical and emancipatory perspective, moving beyond the self-referential view of technology.</p> Sarah Siciliano Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 43 54 10.71628/apth.v11i1.126410 Implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126411 <p>Le Intelligenze Artificiali sono oramai una realtà nella nostra vita e questo stacambiando la definizione degli stessi atti umani. La tecnologia, infatti, suscita nuovi valori in quanto capace di creare nuove opportunità di scelta e di rendere più facilmente realizzabili alcuni di questi valori. Diventa allora necessario un dialogo etico tra tutti gli uomini in modo da perseguire uno sviluppo umano integrale: ciò richiede una governance che renda la tecnologia capace di non ledere la dignità umana e che tenga conto dello stretto rapporto tra gli artefatti tecnologici, la politica, il diritto, l’economia e la cultura. È per questo motivo che molte aziende leader nel settore dell’Intelligenza Artificiale stanno riflettendo sulla dimensione etico valoriale dei loro artefatti. Si apre una nuova fase in cui, a livello internazionale, si cercano nuove forme di collaborazione per rendere l’Intelligenza Artificiale sempre più a misura d’uomo.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p>Artificial Intelligence is now a reality in our lives and this is changing the definition of human acts themselves. Indeed, technology arouses new values as it is capable of creating new opportunities for choice and making some of these values more easily achievable. An ethical dialogue among all people then becomes necessary in order to pursue integral human development: this requires governance that makes technology capable of not harming human dignity and that takes into account the close relationship between technological artifacts, politics, law, economics and culture. This is why many leading Artificial Intelligence companies are reflecting on the ethical-value dimension of their artifacts. A new phase is opening in which, internationally, new forms of collaboration are being sought to make Artificial Intelligence increasingly human-friendly.</p> Alessandro Picchiarelli Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 55 66 10.71628/apth.v11i1.126411 Transumanesimo e intelligenza artificiale: aspetti etici e antropologici https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126412 <p>A partire da alcuni recenti interventi di papa Francesco, si indentificano tre livelli sui quali si articola la riflessione etica sull’IA, concentrandosi sul terzo che investe i significati antropologici e i sistemi simbolici. Si analizzano le narrative mitiche soggiacenti alla concezione diffusa sulla perdita di controllo dell’IA e l’avvento di una super-intelligenza ultra-umana, facendo vedere il rischio di una distorsione prospettica che può impedire la percezione dei problemi attuali ed esemplificando situazioni critiche nell’ambito educativo, medico e politico. Si passa poi a esaminare le strette connessioni tra sviluppo dell’IA e transumanesimo, identificando nella questione della corporeità umana una dimensione decisiva sia per contrastare una concezione salvifica di tipo tecnologico, sia per l’annuncio attualizzato e significativo del kerygma cristiano.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p><br>Starting from some of Pope Francis’ recent speeches, we identify three levels on which ethical reflection on AI is articulated, focusing on anthropological meanings and symbolic systems. The mythical narratives underlying the widespread conception of the loss of control of AI and the advent of an ultra-human super-intelligence are analyzed. The risk of perspective distortion that may impede perception of current problems is also highlighted and critical situations in education, medicine and politics are exemplified. Then the close connections between the development of AI and transhumanism are examined, identifying human corporeity as a decisive dimension both for questioning a technological concept of salvation and for the actualized and meaningful proclamation of the Christian kerygma.</p> Giovanni Del Missier Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 67 81 10.71628/apth.v11i1.126412 Intelligenza artificiale ed etica digitale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126414 <p>L’articolo esplora la necessità di un nuovo paradigma etico e sostenibile per l’Intelligenza Artificiale (IA) attraverso il modello ESG+H (Environmental, Social, Governance + Health, Human, Happiness). L’analisi si concentra su questioni cruciali come privacy, bias algoritmico, impatto sul lavoro e governance, evidenziando i rischi di una tecnologia priva di un solido quadro etico. Viene proposta una visione olistica che integra dimensioni ambientali, sociali e umane, promuovendo un uso dell’IA responsabile e inclusivo. L’approccio ESG+H viene presentato come una bussola per orientare il progresso tecnologico verso il benessere collettivo, suggerendo strategie di regolamentazione, progettazione etica e alfabetizzazione digitale.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p><br>The article explores the need for a new ethical and sustainable paradigm for Artificial Intelligence (AI) through the ESG+H model (Environmental, Social, Governance + Health, Human, Happiness). The analysis focuses on key issues such as privacy, algorithmic bias, labor impact, and governance, highlighting the risks of a technology lacking a solid ethical framework. A holistic vision is proposed, integrating environmental, social, and human dimensions to promote a responsible and inclusive use of AI. The ESG+H approach is presented as a guide to steer technological progress toward collective well-being, suggesting strategies of regulation, ethical design, and digital literacy.</p> Massimo Lapucci Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 83 98 10.71628/apth.v11i1.126414 L’umano e l’intelligenza artificiale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126415 <p>Intervista a cura del Prof. Antonio Bergamo a Paolo Ruffini sul tema l'umano e l'intelligenza artificiale.</p> Paolo Ruffini Antonio Bergamo Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 99 110 10.71628/apth.v11i1.126415 Fatti di parole https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126416 <p>Le parole costituiscono la più alta espressione simbolica dell’azione umana. La loro produzione – come anche la loro ricezione – non si limita al solo aspetto cognitivo, ma investe totalmente l’uomo. Sia nella sua dimensione corporea che in quella psichica e spirituale. Il presente articolo indaga la realtà delle parole tra le dimensioni umane di mente e cervello, facendo interagire dati medici con dati psicologici. Confrontando alcuni tra i più rilevanti sistemi interpretativi della scienza psicologica. E mettendoli in relazione con gli echi lontani di alcune tra le più antiche intuizioni spirituali cristiane.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p><br>Words constitute the highest symbolic expression of human action. Their production – as well as their reception – is not limited to the cognitive aspect alone, but totally involves man. Both in its bodily dimension and in its psychic and spiritual dimension. This article investigates the reality of words between the human dimensions of mind and brain, interacting medical data with psychological data. Comparing some of the most relevant interpretative systems of psychological science. And relating them to the distant echoes of some of the most ancient Christian spiritual intuitions.</p> Emmanuel Albano Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 111 130 10.71628/apth.v11i1.126416 I giovani come “luogo teologico” per un rinnovamento ecclesiale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127707 <p>L’assemblea sinodale su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale ha affermato che i giovani possono essere un “luogo teologico” propizio per interpretare i segni dei tempi. Ebbene, ciò significa che essi sono un kairos e un punto prospettico da cui parlare di/con Dio. Ciò propizia di per sé una riflessione in primo luogo di carattere teologico-fondamentale e, in secondo luogo, una di carattere ecclesiologico. Questi due ambiti della riflessione possono essere di fondamento per la questione di un rinnovamento ecclesiale a partire dai giovani. Tale rinnovamento vuole essere incentrato sulla proposta di un luogo per una pastorale giovanile sinodale e missionaria. L’ipotesi è che questo “luogo”, che propizia in ultima istanza anche un rinnovamento ecclesiale, possa essere quello dell’amore trinitario vissuto alla scuola dell’unico Maestro e spiegato dalla cattedra della croce nel grido d’abbandono di Gesù.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p>The synod assembly on Youth, Faith and Vocational Discernment affirmed that young people can be a propitious “theological place” to interpret the signs of the times. Well, this means that they are a kairos and a perspective point from which to talk about/with God. This in itself fosters a reflection firstly of a theological-fundamental character and secondly, one of an ecclesiological character. These two areas of reflection can be foundational to the question of an ecclesial renewal starting with young people. Such a proposal can be centered on the proposal of a space for a synodal and missionary youth ministry. The hypothesis is that this “space” which ultimately also fosters an ecclesial renewal, may be that of Trinitarian love lived at the school of the one Master and explained from the chair of the cross in Jesus’ cry of abandonment.</p> Tommaso Bertolasi Copyright (c) 2025 Tommaso Bertolasi 2025-06-26 2025-06-26 11 1 131 148 10.71628/apth.v11i1.127707 Sessualità e matrimonio: un legame indissolubile? https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127708 <p>Uno dei punti di maggior distanza tra l’insegnamento morale della Chiesa e la vita reale delle persone è costituito dal considerare la relazione matrimoniale come l’unico contesto adeguato a un lecito esercizio della sessualità tra l’uomo e la donna. Alla luce del cambio di paradigma in teologia emergente dall’Amoris laetitia, sembra necessario chiedersi se sia possibile ripensare tale proposta normativa, pur rimanendo all’interno di quel medesimo quadro valoriale che, in ultima analisi, ha come fondamento l’esercizio della carità. Lo studio dei testi biblici di riferimento e dell’iter storico che ha condotto al radicarsi dell’indissolubilità del legame tra sessualità e matrimonio consente di ipotizzare che il dato oggettivo del patto coniugale come fondamento della bontà morale degli atti sessuali possa, nell’attuale contesto culturale, essere sostituito dalla presenza di una particolare forma di carità cristiana, che possiamo chiamare, per distinguerla dall’amore coniugale, amore di coppia. Di questa espressione della carità, il linguaggio sessuale sembra poter essere considerato come manifestazione propria. Un tale cambio di prospettiva porterebbe con sé almeno due conseguenze di rilievo. Da un lato, il matrimonio cristiano verrebbe riscoperto come una vera e propria vocazione che il Signore, nella sua libertà di elezione, riserva solo ad alcuni uomini e donne coinvolti in un amore di coppia, affidando loro, come coniugi, una specifica ministerialità. Per gli altri, questo tipo di relazione, non sigillata del patto coniugale, cesserebbe di essere considerata come una condizione irregolare che, di fatto, relega le persone ai margini della vita ecclesiale e verrebbe, piuttosto, riscoperta come un ambito in cui i battezzati sono chiamati a vivere in pienezza una della molteplici forme della carità cristiana.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p>One of the major points of distance between the Church’s moral teaching and people’s real lives is the consideration of the marriage relationship as the only appropriate context for the licit exercise of sexuality between a man and a woman. In light of the paradigm shift in theology emerging from Amoris laetitia, it seems necessary to ask whether it is possible to rethink this normative proposal while remaining within the same value framework that ultimately has as its foundation the exercise of charity. The study of the biblical texts of reference and of the historical process that led to the deep rooting of the indissolubile bond between sexuality and marriage allows us to hypothesize that the objective fact of the conjugal cov-enant as the foundation of the moral goodness of sexual acts can, in the current cultural context, be replaced by the presence of a particular form of Christian charity, which we can call, to distinguish it from conjugal love, couple love. Of this expression of charity, sexual language seems to be able to be considered as its own manifestation. Such a change of perspective would bring with it at least two major consequences. On the one hand, Christian marriage would be rediscovered as a true vocation that the Lord, in His freedom of election, reserves only for some men and women involved in love as a couple, entrusting them, as spouses, with a specific ministry. For others, this kind of relationship, unsealed by the marital covenant, would cease to be regarded as an irregular condition that, in fact, relegates people to the margins of ecclesial life and would, rather, be rediscovered as an area in which the baptized are called to live out in fullness one of the many forms of Christian charity.</p> Andrea Cardullo Copyright (c) 2025 Andrea Cardullo 2025-06-26 2025-06-26 11 1 149 170 10.71628/apth.v11i1.127708 Misericordia, perdono e riconciliazione https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127709 <p>Lasciando sullo sfondo le questioni propriamente storiche, il contributo intende porre particolare attenzione ai principali documenti post-conciliari che trattano, in modo collegato, il tema dell’indulgenza plenaria. Oltre a richiamare nel suo divenire il significato di alcuni termini che caratterizzano la tematica (dottrina), lo studio intende considerare in prima istanza la possibilità di individuare, attraverso il confronto con i documenti, una prospettiva attualizzata e attenta ai segni e al linguaggio del nostro tempo per provare a “ridire” il senso dell’indulgenza oggi. E con questa luce, si propone successivamente di operare un confronto con il documento della Penitenzieria Apostolica che norma la Concessione dell’indulgenza durante il Giubileo Ordinario dell’Anno 2025 (prassi) per coglierne, tra altri elementi, gli aspetti peculiari dell’Anno Santo in corso.</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p>Leaving properly historical issues in the background, the contribution intends to pay special attention to the main post-conciliar documents that deal, in a collected way, with the theme of plenary indulgence. In addition to recalling, in its development, the meaning of some of the terms that characterize the theme (doctrine), the study aims to first consider the possibility of identifying, through a comparison with the documents, a relevant perspective that is attentive to the signs and language of our time in order to try to redefine the meaning of indulgence today. And with this light, it is subsequently proposed to make a comparison with the document of<br>the Apostolic Penitentiary that regulates the Concession of Indulgences during the Ordinary Jubilee of the Year 2025 (praxis) in order to&nbsp; grasp, among other elements, the peculiar aspects of the current Holy Year.</p> Antonio Donato Copyright (c) 2025 Antonio Donato 2025-06-26 2025-06-26 11 1 171 186 10.71628/apth.v11i1.127709 Editoriale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/126407 Roberto Massaro Copyright (c) 2025 Apulia Theologica 2025-06-26 2025-06-26 11 1 5 7 10.71628/apth.v11i1.126407 Ad ogni passo, ad ogni battito https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127710 Emmanuel Albano Copyright (c) 2025 Emmanuel Albano 2025-06-26 2025-06-26 11 1 187 189 10.71628/apth.v11i1.127710 Dio della relazione e della salvezza https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127711 Antonio Bergamo Copyright (c) 2025 Antonio Bergamo 2025-06-26 2025-06-26 11 1 189 191 10.71628/apth.v11i1.127711 Sulla soglia tra due sapienze https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127712 Antonio Bergamo Copyright (c) 2025 Antonio Bergamo 2025-06-26 2025-06-26 11 1 191 194 10.71628/apth.v11i1.127712 Dizionario di economia civile https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127713 Fabrizio Casazza Copyright (c) 2025 Fabrizio Casazza 2025-06-26 2025-06-26 11 1 194 195 10.71628/apth.v11i1.127713 Il matrimonio a Wittenberg https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127714 Ignazio De Nichilo Copyright (c) 2025 Ignazio De Nichilo 2025-06-26 2025-06-26 11 1 195 196 10.71628/apth.v11i1.127714 Un popolo missionario e sinodale https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127715 Pierpaolo Favia Copyright (c) 2025 Pierpaolo Favia 2025-06-26 2025-06-26 11 1 196 197 10.71628/apth.v11i1.127715 Passi verso la comunione https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127716 Pier Giorgio Taneburgo Copyright (c) 2025 Piergiorgio Taneburgo 2025-06-26 2025-06-26 11 1 197 200 10.71628/apth.v11i1.127716 Per una lettura dei segni dei tempi https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127717 Mattia Vicentini Copyright (c) 2025 Mattia Vicentini 2025-06-26 2025-06-26 11 1 201 202 10.71628/apth.v11i1.127717 Senza più la domenica https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127718 Fabrizio Casazza Copyright (c) 2025 Fabrizio Casazza 2025-06-26 2025-06-26 11 1 202 203 10.71628/apth.v11i1.127718 Sinodalità ecclesiale “a responsabilità limitata” o dal consultivo al deliberativo https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127719 Fabrizio Casazza Copyright (c) 2025 Fabrizio Casazza 2025-06-26 2025-06-26 11 1 203 204 10.71628/apth.v11i1.127719 Urbano II e l’Italia delle città https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127720 Fabrizio Casazza Copyright (c) 2025 Fabrizio Casazza 2025-06-26 2025-06-26 11 1 204 205 10.71628/apth.v11i1.127720 La rivoluzione del merito https://www.apuliatheologica.it/ojs/index.php/at/article/view/127721 Fabrizio Casazza Copyright (c) 2025 Fabrizio Casazza 2025-06-26 2025-06-26 11 1 205 206 10.71628/apth.v11i1.127721