Traditio e qualitas sacramentalis dell'omelia: sulle ragioni di una crisi
DOI:
https://doi.org/10.71628/apth.v9i2.119093Abstract
L’omelia sta attraversando, da ormai troppo tempo, un periodo di smarrimento e confusione identitaria. Le ragioni della crisi sono da rinvenire non solo nell’impreparazione o in difficoltà di natura comunicativa dei predicatori, ma anche nella limitata attenzione riservata alla sacramentalità e performatività della parola omiletica.
Nel quadro epistemologico di una teologia fondamentale della parola, l’omelia viene «riscoperta» come traditio viva – sempre in atto – della gioia «eccedente» del vangelo la quale, non potendo essere racchiusa in un testo (Scrittura), si comunica attraverso la viva vox degli evangelizzatori (tradizione). La riflessione e il confronto comunitario sulla parola di Dio (receptio) e la santità di vita permettono all’omileta di maturare un’idea viva e reale di Cristo (J.H. Newman) e di generare la fede, in modo incisivo, per mezzo dello Spirito, nel cuore dei suoi uditori.
Tradizione – Vangelo – Crisi dell’omelia – Sacramentalità – Santità
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