Scrittura, vita e parola: ripensare l'omelia alla scuola di Carlo Maria Martini
DOI:
https://doi.org/10.71628/apth.v9i2.119102Abstract
Il ministero e la riflessione di Carlo Maria Martini hanno indubitabilmente trovato nell’approfondimento della sacra Scrittura e nell’annuncio della parola di Dio uno snodo cruciale: prima da studioso e docente di esegesi e, nella seconda stagione della sua vita, da arcivescovo di Milano, il gesuita Martini ha sempre vissuto un intenso e proficuo rapporto con Colui che, nei testi sacri e nella predicazione ecclesiale, «parla agli uomini come ad amici» (DV 2), additando il riconoscimento e l’ascolto della sua voce come direttrice prioritaria di tutto il suo riflettere e agire pastorale. Provando a dipanare il circolo virtuoso tra Scrittura, vita e parola che emerge dall’esperienza e dagli scritti di Martini, quindi, il presente contributo mira a fornire all’omileta del nostro tempo, a cui è affidato tale annuncio nella celebrazione liturgica, tre indicazioni fondate sulla proposta del cardinale e biblista milanese.
Martini – Omelia – Scrittura – Parola di Dio – Vita
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