The Concept of God at Nicea

Autori

  • Mark Edwards

DOI:

https://doi.org/10.71628/apth.v10i2.126339

Abstract

Questo articolo si occupa principalmente delle implicazioni filosofiche dei termini del Credo niceno del 325 che fanno riferimento all’ousia o all’essere di Dio. Si sofferma, in particolare, sulla sostituzione di «dall’ousia del Padre» con il più antico «dall’hypostasis del Padre» e nota il pericolo del corollario implicito che l’ousia possa essere una cosa distinta dal Padre. Il testo passa poi in rassegna i vari significati che nella tradizione cristiana sono stati attribuiti alla parola homoousios e le ragioni della diffidenza con cui i cristiani cattolici prima di Nicea la consideravano. Le sezioni conclusive si chiedono se ousia e ipostasi siano sinonimi negli anatemi e se «da cose che non sono» significhi lo stesso che «da cosa prossima». Nel corso dell’argomentazione viene richiamata l’attenzione su altre caratteristiche enigmatiche del Credo, ad esempio l’accostamento del neologismo cristiano pantokrator con poietes, che sembra essere un ritorno all’uso filosofico greco dal più biblico ktistes.

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Pubblicato

31-03-2025

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