Chrêseis tra ortoprassi ed ortodossia al concilio di Nicea
DOI:
https://doi.org/10.71628/apth.v10i2.126349Abstract
L’interpretazione del I concilio di Nicea può avvalersi oggi della prospettiva della chrêsis, presentata da Christian Gnilka come elemento definitorio del metodo di pensiero dei padri della chiesa. In particolare, ciò evidenzia due elementi: a) il ricorso all’homousios può essere letto come uno dei diversi elementi introdotti per realizzare un uso giusto di quanto la tradizione pagana non solo filosofica, ma anche civile e politica, offriva; b) alla luce di ciò, la spinta dell’imperatore Costantino per una soluzione rapida del concilio può essere compresa come affermazione del primato dell’ortoprassi sull’ortodossia. Il seguito del IV secolo mostrerà, invece, la necessità di sciogliere a livello di ortodossia alcune tensioni insite nell’eredità origeniana che il confronto con Ario aveva slatentizzato.
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