I filosofi e l’homoousios, prima e dopo Nicea

Autori

  • Vito Limone

DOI:

https://doi.org/10.71628/apth.v10i2.126350

Abstract

L’obiettivo di questo contributo è di offrire una panoramica sull’uso del termine ὁμοούσιος nel contesto filosofico della prima età imperiale. A questo proposito, la ricerca si concentrerà su quattro casi rappresentativi, in particolare due casi precedenti rispetto al concilio di Nicea del 325, cioè Plotino e Porfirio, e due casi successivi, cioè Giuliano e Proclo. Due sono i principali risultati che saranno messi in evidenza da questa indagine: da un lato, il vocabolario filosofico prima del concilio di Nicea, forse in dialogo con lo gnosticismo valentiniano, utilizza ὁμοούσιος sia nel senso generico di partecipazione alla medesima natura, sia nel senso specifico di individuo; dall’altro lato, questo termine continua ad essere adoperato nel lessico filosofico dopo il concilio di Nicea, con un implicito riferimento all’uso da parte dei cristiani di questa parola.

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Pubblicato

31-03-2025

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